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Un soggiorno nella storia e nella natura della Penisola Sorrentina, il paradiso dei sub e degli amanti del mare

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Le piu' belle immersioni del Sudan

Relitto dell'Umbria

Il relitto dell' Umbria fu esplorato per la prima volta da Hans Hass nel 1950 e da allora oltre a diventare una delle mete d'obbligo per tutti i subacquei che vengono in Sudan è diventato anche uno dei relitti più famosi del mondo.
L'Umbria, che era lunga 150 mt. e stazzava oltre le 10.000 T., si trovava all' àncora a Wingate Reef, poco a largo di Port Sudan. Il 10 Giugno del 1940, il giorno dopo l'entrata in guerra dell' Italia, per non cadere nelle mani della marina inglese, il Comandante Muiesan diede l'ordine di affondare la nave con il suo carico bellico di oltre 360.000 bombe, autoveicoli, cassette di spolette e munizioni destinate alle truppe Italiane dell' Africa Orientale. Da allora il relitto giace sul fondo adagiato sulla fiancata sinistra, con le gruette delle scialuppe che ancora affiorano e che fungono spesso da ormeggio per i gommoni dei sub. Data la non eccessiva profondità, tra pochi metri ed un massimo di 40, il relitto si può visitare in una sola immersione, anche se una visita più accurata richiede almeno due immersioni. I corridoi laterali sono pieni di glass fish ed a 24 mt. di profondità c'è una grossa falla sulla fiancata da cui si può accedere alle stive, ancora piene di munizioni e proiettili di cannoni. Ci sono molte bottiglie di vino e anche tre vecchie auto Fiat 1.100 perfettamente riconoscibili.  L'intero relitto è l' habitat ideale per molte specie tropicali fra cui impossibile notare la presenza di grossi pesci angelo. Proseguendo verso la prua si nota la grossa catena che termina con l' ancora ricoperta di concrezioni madreporiche e spugne colorate.

Il reef di Sanganeb

Segnalato dall'imponente faro che lo sovrasta, il reef si trova a cc. 3 ore di navigazione da Port Sudan in direzione Nord. E' l'unica terraferma su cui mettere piede durante la crociera e se anche gli scalini del faro sono tanti, vale la pena di affrontare la salita per godersi lo spettacolo dell' enorme barriera corallina dall'alto. Le immersioni vengono effettuate sulle due punte estreme del reef, a Nord e a Sud. In entrambi i casi ci immergeremo su di un pianoro coralligeno che, ad una profondità di cc. 25 mt., si estende verso mare parte. Probabilissimo l'incontro con tonni, branchi di barracuda e squali martello in migrazione, soprattutto nelle prime ore del mattino. In particolare i barracuda sono stanziali e spesso talmente tanti da oscurare la luce del sole. I fondali sono un tappeto infinito di alcionari, spugne, gorgonie e coralli con tutte le sfumature dell' arcobaleno. Anche alcuni grossi squali grigi sono di casa in queste acque.

Sha'Ab Rumi

Proseguendo verso Nord, si raggiunge la terza tappa fondamentale da visitare : il reef di Sha'ab Rumi, famoso anche perché già negli anni 60 qui il Comandante Cousteau venne a studiare gli squali da vicino, verificando anche la possibilità di adattamento di un gruppo di uomini ad una prolungata permanenza sott'acqua, con il suo progetto Precontinente II. I resti delle strutture subacquee sono ancora lì in buono stato di conservazione, pronti ad essere visitati. Sha' ab rumi, specie sul versante Sud, vuol dire squali. Tanti, grandi e molto vicino ai subacquei. A volte tra i grigi è facile avvistare la presenza di qualche Longimanus e di tanto in tanto anche di qualche Tigre. Sicuramente il pianoro della punta Sud di questo reef rappresenta una delle esperienze subacquee più eccitanti del mondo. Difficile uscire dall' acqua delusi.

 

I tre Reef di Sha'Ab Suadi

Per chi opta per le crociere di 2 settimane si possono raggiungere, con oltre 5 ore di navigazione da Sha' ab rumi in direzione Nord, i tre panettoni corallini del reef di Sha' ab Suadi. Qui, nella seconda metà degli anni 70, la " Blue Bell ", un grosso cargo pieno di vetture e pick-up Toyota, finì con la prua incastrata nel corallo. Quando i rimorchiatori tentarono di disincagliarla, la nave si capovolse ed in pochi minuti affondò. Da allora giace capovolta e inclinata su un fondale con la prua a cc. 16 mt. e la poppa a 80. Le vetture Toyota sono sparse tutto intorno al relitto e hanno dato alla Blue Bell il soprannome di relitto delle Toyota. A cc. 50 mt. di profondità, la scarpata precipita verticale sotto il relitto, creando un ampio varco passante pieno di coloratissimi alcionari. Il relitto abbonda di pesce tropicale di varia specie e dimensione e spesso nella parte più profonda sono stati avvistati grossi squali martello e tigre.

 

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